Collegamento obbligatorio tra corrispettivi e pagamenti elettronici
Dal 2026: collegamento obbligatorio tra corrispettivi e pagamenti elettronici
A partire dal 1° gennaio 2026 entrerà in vigore un nuovo obbligo che interesserà tutti gli esercenti che trasmettono i corrispettivi telematici. La normativa prevede il collegamento tra i registratori telematici e gli strumenti di pagamento elettronico utilizzati, come POS e applicazioni digitali. Si tratta di una novità significativa, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 e attuata tramite il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 424470/2025, con l’obiettivo di rendere più trasparente e tracciabile il processo di certificazione dei corrispettivi.
Il collegamento non avverrà tramite un’interfaccia fisica tra i dispositivi, come inizialmente ipotizzato, ma tramite un servizio web dedicato presente nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi. Attraverso questa procedura, ogni esercente potrà associare la matricola del proprio registratore telematico agli identificativi univoci degli strumenti di pagamento elettronico in uso, indicando anche l’unità locale in cui tali strumenti operano. Per agevolare l’adempimento, il sistema renderà visibile l’elenco dei POS risultati intestati all’esercente sulla base delle comunicazioni inviate dagli intermediari finanziari. La procedura potrà essere gestita direttamente oppure tramite intermediari appositamente delegati.
L’obbligo decorre dal gennaio 2026, ma è prevista una fase di gradualità. Per i POS e gli strumenti elettronici già attivi nel mese di gennaio 2026, l’associazione con il registratore telematico dovrà essere effettuata entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del nuovo servizio web, prevista indicativamente per l’inizio di marzo 2026. Per gli strumenti attivati successivamente, invece, il collegamento dovrà essere effettuato a partire dal sesto giorno del secondo mese successivo all’attivazione del POS e comunque entro la fine dello stesso mese. Gli stessi termini si applicano anche in caso di modifiche o disattivazioni degli strumenti già collegati. Chi utilizza la procedura web per la trasmissione dei corrispettivi potrà effettuare il collegamento direttamente all’interno della medesima piattaforma.
A partire dal 2026, inoltre, il registratore telematico dovrà memorizzare e trasmettere quotidianamente non solo i dati dei corrispettivi, ma anche quelli relativi ai pagamenti elettronici, riportando sul documento commerciale le modalità di pagamento utilizzate e i relativi importi. Questa integrazione consentirà all’Agenzia delle Entrate di verificare eventuali discrepanze tra gli incassi elettronici e gli scontrini emessi, rafforzando il sistema dei controlli e riducendo i margini di evasione.
La normativa ha anche aggiornato il quadro sanzionatorio. Le sanzioni previste per le violazioni relative ai corrispettivi telematici si estenderanno anche ai casi di mancata memorizzazione o trasmissione dei dati dei pagamenti elettronici, oltre che all’assenza del collegamento obbligatorio tra registratore e POS. In quest’ultimo caso, l’importo previsto va da 1.000 a 4.000 euro.
Questa evoluzione normativa rappresenta un passo importante nella digitalizzazione dei processi fiscali e richiederà agli esercenti una corretta verifica dei propri strumenti di incasso e certificazione. Lo studio rimane a disposizione per supportare i clienti nell’adeguamento agli obblighi e nella gestione delle relative procedure.